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giovedì 25 febbraio 2010

la pasta madre

Ecco, dopo tanto parlare e modificare ricette altrui, mi chiedono di parlare della pasta madre (detta anche pasta acida o lievito madre). Io l'ho fatta circa due anni fa, il procedimento trovato su internet (non mi ricordo dove) che vi riporto tale e quale:
impastare 100 gr. di farina con un po' d'acqua fresca e 1 cucchiaino di miele. Manipolare l'impasto fintantoché raggiunga una consistenza tale da non risultare appiccicoso. Date la forma di una palla, riponetelo in una ciotola e copritelo con un panno umido e costantemente inumidito, lasciandolo a riposo per 48 ore: l'inumidimento del panno eviterà la formazione di una crosta. trascorso il tempo, aggiungete un paio di cucchiai d'acqua preventivamente bollita,e tanta farina quanta ne basta per ottenere una nuova pagnotta che abbia la stessa consistenza della precedente. Ripetete il procedimento precedente, ossia riponetela in una ciotola un p0' più grande (il volume del secondo impasto è maggiore) e tenetela coperta con un panno umido e inumidito costantemente, per altre 48 ore in ambiente senza correnti d'aria e a temperatura attorno ai 18/20°. Adesso il lievito é pronto per essere utilizzato. Una nota importante : utilizzate sempre la stessa farina (io utilizzo una farina che ha w420). Il lievito madre va conservato in frigorifero e va riattivato due volte la settimana. Per riattivarlo basta aggiungere un pugno di farina e tanta acqua quanto basta a fare un impasto molle, si copre con un panno e si lascia riposare fino al mattino. Al mattino si ripete l'operazione e nel primo pomeriggio si tolgono dall'impasto due cucchiai e si ripongono in un contenitore a chiusura ermetica in frigo, con il resto si procede all'impasto. Inizialmente il prodotto finito aveva un retrogusto acido che, con l'andar del tempo, ha perso completamente. Io dico sempre che è un po' come avere un altro figlio, anche se ha bisogno di molte meno cure e......... pazienza!!!!!!






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